Mondo sportivo in lutto per la scomparsa di Serafino Carta

Stimato tecnico aveva formato tanti calciatori oristanesi

Lutto nel mondo sportivo oristanese per la scomparsa di Serafino Carta.  Già presidente dell’associazione provinciale degli allenatori di calcio, per anni  si è seduto in panchina, dirigendo diverse squadre,  e da tempo ormai seguiva i  ragazzi  che amavano il pallone. Collaborava col Centro sportivo Simba di Gianfranco Matteoli, a Palmas Arborea, di cui era uno dei principali animatori e  dove aveva contributo a far crescere diversi  giovani campioni di calcio, finiti poi nei grandi club, anche della serie A.

Serafino Carta – Foto da Guilcersport.it
Serafino Carta, comunque, era molto di più che un semplice tecnico. Per tantissimi calciatori oristanesi era un vero amico, al quale rivolgersi magari nei momenti difficili,  per un  consiglio, per un aiuto. E lui mai si tirava indietro. Una grande disponibilità unita a una grande passione, come quella che quasi 25 anni fa lo aveva portato dietro al microfono di Radio Cuore. Per l’emittente di Oristano seguiva le cronache sportive  della provincia di Oristano e aveva anche condotto una trasmissione in lingua sarda “Storie di sport”. Appuntamenti seguitissimi,  grazie alla sua autorevolezza e alla sua grande ironia.

In segno di lutto domani l’emittente  Radio Cuore non trasmetterà i giornali radio locali.

Sino all’ultimo, sino a quando la salute glielo aveva consentito,  aveva voluto mantenere quell’appuntamento, il venerdì  sera e la domenica pomeriggio. Arrivava negli studi di Radio Cuore per registrare la sua rubrica sportiva, da trasmettere il giorno dopo. Sempre puntuale. Era quasi un rito: apriva il borsello e tirava fuori  i suoi occhiali, il suo quaderno, la sua penna, il suo registratore a cassette, che solo dopo  grandi insistenze era diventato digitale. Scriveva a mano, leggeva, correggeva  e rileggeva. Poi entrava in regia e chiedeva le sue canzoni al tecnico Andrea Carta.  Spesso erano brani noti, ma di trenta, quarant’anni fa. Servivano ad accompagnare musicalmente  quelle cronache che erano qualcosa di unico e che gli ascoltatori di Radio Cuore ben conoscevano. Analisi impeccabili, ma zeppe di ironiche battute.  Registrate con attenzione maniacale, perché Serafino voleva riascoltare tutto sino all’ultimo secondo, prima del via libera alla messa in onda. La domenica sera poi era uno spettacolo. Il cellulare su una mano, la cornetta del telefono nell’altra,  riceveva  i risultati delle partite dai suoi fedelissimi informatori, che mai si permettevano di mancare a quell’appuntamento. Poi la mattina dopo tutti ad ascoltare. A capire cosa veramente in quel campo di calcio non fosse andato per il verso giusto, a gioire di un successo, a sorridere di quelle sonore prese in giro, di cui nessuno mai si offendeva.  Anche lui rideva, compiaciuto. Lo ricorderemo così. Ciao Serafino, nostro compagno di avventura.

Alla moglie Maria Neve, al figlio Enrico e alla sua famiglia l’abbraccio affettuoso degli amici di Radio Cuore. (marco enna)

Lunedì, 5 marzo 2018